Il calazio e l’orzaiolo sono due disturbi antiestetici che colpiscono l’occhio e sono causati da due differenti tipi di ghiandole tra cui non deve essere fatta confusione.

Sono molto frequenti anche nei bambini.

L’orzaiolo è un’infiammazione acuta che colpisce una o più delle ghiandole sebacee delle palpebre, situate alla radice delle ciglia. L’orzaiolo è spesso causato da un’infezione batterica da stafilococco, spesso associata ad infiammazione delle palpebre, detta anche blefarite. I sintomi dell’orzaiolo sono:

  • fastidio
  • bruciore oculare
  • arrossamento
  • sensibilità alla luce
  • sensazione di corpo estraneo
  • dolore al tatto nell’area tumefatta

L’orzaiolo si individua per il rigonfiamento all’interno o alla base delle ciglia, a volte compare anche un puntino bianco. A differenza del calazio è doloroso e in casi estremi può anche esserci un innalzamento della temperatura corporea.

Può, inoltre, essere di due tipi:

  • Esterno alla palpebra (per infiammazione delle ghiandole di Zeiss)
  • Interno alla palpebra (per infiammazione delle ghiandole di Meibomio)

Per facilitare la guarigione è bene tenere l’occhio pulito, agevolando la regressione dell’escrescenza attraverso impacchi caldo- umidi, più volte al giorno. Il dolore si allevia quando si rompe l’ascesso e l’orzaiolo espelle il pus giallastro presente all’interno.

Se l’orzaiolo è interno sarà molto più difficile da raggiungere e da curare con rimedi naturali. In questo caso l’oculista, può prescrivere pomate a base di antibiotici o, in casi gravi, proporre un intervento chirurgico per drenare l’ascesso.

Il calazio è una cisti granulosa che può formarsi all’interno della palpebra a causa dell’ostruzione del dotto escretore delle ghiandole di Meibomio. A differenza dell’orzaiolo non ha una natura infettiva.

Si riconosce e differenzia per il rigonfiamento all’interno o sul bordo della palpebra ed è generalmente indolore.

Solitamente, il calazio, partendo da un piccolo puntino biancastro poco visibile, aumenta di dimensione fino a diventare una cisti più grande, quasi come una nocciolina. I sintomi tipici del calazio sono:

  • prurito
  • arrossamento
  • sensazione di corpo estraneo
  • fotofobia 
  • lacrimazione intensa
  • sensazione di pesantezza sulla palpebra

Solitamente quando viene eliminato il pus il calazio guarisce spontaneamente. Per evitare l’insorgenza è consigliata una corretta e frequente igiene palpebrale. Per evitare l’insorgenza, è consigliato, inoltre, mantenere uno stile di vita sano ed una corretta alimentazione poiché il calazio si sviluppa, in maggior frequenza, in pazienti che consumano molti dolci, insaccati, che soffrono di stati ansiosi e patologie intestinali.

Anche il calazio, come l’orzaiolo, può essere interno o esterno, a seconda del punto in cui si presenta.

Il calazio è provocato da un’ostruzione di una ghiandola sebacea, quindi per prevenirlo basta ricorrere alla normale igiene oculare e mantenere puliti i dotti escretori delle ghiandole di Meibomio.

Se si è particolarmente predisposti è bene adottare come abitudine pulire mattina e sera accuratamente le ciglia e le palpebre con un cotton fioc imbevuto di acqua tiepida. Una volta che la ghiandola di Meibomio si svuota il calazio può guarire spontaneamente, anche se è consigliabile una terapia con impacchi caldi per agevolarne la guarigione.

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